Forex e trading: panoramica sul mercato e sull’attività di compravendita più grandi del mondo (2 di 2)

Forex Aggiungi commento

Negli investimenti sul Forex esiste un tasso (PIP) che permette di tenere facilmente d’occhio i guadagni o le perdite scaturiti da una transazione. Il PIP (percentage in point) altro non è che la misurazione percentuale dello scostamento di prezzo che può intercorrere tra una currency pair.
In una transazione l’unità di base che viene utilizzata è il lotto che corrisponde a 100.000 unità della valuta base. Molti broker però danno anche la possibilità di operare con dei mini-lotti che hanno la misura di 1/10 del lotto, e quindi 10.000 unità della valuta base. Questi mini-lotti ovviamente riguardano di più i piccoli investitori. I mini-lotti riducono il rischio dell’investimento in quanto riducono il tasso del PIP al minimo.

Investire nel forex e nel trading per guadagnare denaro.Ma come funziona il meccanismo del mercato Forex?
Prima di iniziare ad investirci, è bene saper che esso è un mercato cash che parte da un margine iniziale (o leva). Il margine è il deposito iniziale che il broker richiede prima di iniziare qualsiasi operazione. Lo sviluppo delle operazioni potrebbe arrivare a far gestire somme molto più considerevoli di quelle del margine iniziale. Allo stato attuale, l’apertura di un conto di transazione sul mercato Forex è consentita dai broker anche con cifre piuttosto basse. Così, ad esempio, se si apre un conto con 1000 euro e con una leva a 200 questo potrà significare che quel conto potrà arrivare a gestire cifre fino a 200.000 euro. compito della leva quindi è quello di diversificare gli investimenti partendo da una cifra iniziale abbastanza bassa.
È comunque consigliabile, per chiunque intenda aprire un conto trading sul Forex, di provare prima la versione demo di tale conto. Si tratta in pratica di una versione che fa maneggiare soldi virtuali effettuando tutte le operazioni che si effettuerebbero con i soldi veri. In questo modo si riescono a capire i meccanismi senza correre il rischio di perdere dei soldi a causa dell’inesperienza.
Quindi è importante scegliere un broker che garantisca questa possibilità.

Altra cosa importante è quella di scegliersi un broker che fornisca contatti in lingua italiana, attingendo magari dall’Elenco Generale dell’Ufficio Italiano Cambi, che non applichi commissioni aggiuntive sulle transazioni, se non quella del normale spread e che dia la possibilità di effettuare transazioni in mini-lotti.
Considerate le grossissime cifre che circolano sul mercato Forex, è del tutto naturale che la maggior parte dei movimenti avvenga per fini esclusivamente speculativi, e che possano comportare dei rischi per i piccoli investitori che non siano correttamente indirizzati dai propri broker.

Su questo mercato agiscono sia le banche centrali che le banche commerciali. Le prime commerciano le valute allo scopo di guidare l’andamento dei tassi di cambio, anche se questa influenza ha un riscontro solo nel breve periodo. Le banche commerciali invece hanno la funzione di intermediazione negli spostamenti dei capitali che derivano dai depositi dei propri clienti. Gli interventi delle banche centrali sul mercato dei cambi generano la politica monetaria del paese in questione facendola diventare espansiva quando i tassi di interesse vengono ridotti per favorire l’accesso al credito e sviluppare la crescita economica del paese, o restrittiva quando succede l’esatto contrario allo scopo di rallentare un’eccessiva crescita economica che potrebbe portare alla crescita dell’inflazione. Queste nozioni di economia sono fondamentali per un investitore sul mercato Forex che deve effettuare le sue scelte di investimento in base alle aspettative di crescita o rallentamento economico del paese titolare della valuta nella quale si sta investendo.

Come esempio di quanto detto possiamo portare la situazione dell’andamento monetario dopo il 2008, anno in cui si iniziava a capire che la recessione economica era alle porte. Le valute di quei paesi che avevano adottato fino a quel punto l’innalzamento dei tassi di cambio (nel dettaglio euro, dollaro australiano e dollaro neozelandese) iniziavano a perdere decisamente quota nei confronti delle cosiddette valute rifugio, cioè le valute di quei paesi che non avevano adottato la stessa politica mantenendo i loro tassi di cambio più bassi e offrendo maggiori garanzie contro l’inflazione (in particolare Yen e dollaro statunitense). Quindi agli investitori del Forex, per evitare di subire perdite importanti a causa di congiunture macroeconomiche di questo tipo, è consigliabile lasciare da parte le operazioni più rischiose per rifugiarsi in operazioni a basso rischio, come le liquidità o le obbligazioni statali. E questi tipi di suggerimenti devono arrivare agli investitori tramite gli analisti che lavorano sul Forex che devono essere in grado di gestire oculatamente il rischio per ridurre o cancellare del tutto le perdite.



Lascia un commento

© Investimentionline.net 2008/2009. Tutti i loghi ed i marchi presenti sul blog appartengono ai rispettivi proprietari.
Entries RSS Comments RSS