Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)

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I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono una delle diverse tipologie di obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero del Tesoro.
I BTP, in particolare, sono dei Titoli di Stato al portatore, e la loro scadenza è a medio lungo termine (tre, cinque, dieci o trent’anni).

Investire nei Buoni del Tesoro per avere un buon guadagno e pochi rischi.Da diversi anni questo tipo di titoli vengono gestiti solo telematicamente e non vengono stampati. Il prezzo con il quale metterli sul mercato viene stabilito da un meccanismo d’asta operato dalla Banca d’Italia e riservata agli operatori autorizzati all’acquisto che sono le Banche e le Poste. Questi operatori preposti poi rivendono i titoli in blocchi da 1.000,00 € a quegli investitori che li hanno preventivamente prenotati pagando il prezzo stabilito dall’asta. A questo prezzo poi va aggiunta una commissione per la transazione il cui importo viene fissato da un decreto emesso dal Ministero stesso.

I BTP iniziano ad essere quotati in borsa dal giorno successivo alla loro emissione sul mercato, e dalle oscillazioni finanziarie, quindi, dipende il valore che essi assumono.
Questi titoli hanno un valore di rimborso pari al capitale investito per acquistarli maggiorato di una percentuale di interessi che rimangono a tasso fisso, stabilito al momento della sottoscrizione d’acquisto. In aggiunta però, essi maturano degli interessi semestrali che vengono corrisposti agli investitori sotto forma di cedole (ad esempio un BTP all’8% pagherà due cedole semestrali del 4% ciascuna); dall’importo di tali cedole però viene stornata un’aliquota fiscale pari al 12,50%.

Generalmente le transazioni di questi titoli avvengono sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) e la loro compravendita può avvenire in qualsiasi momento a seconda del fatto che le loro quotazioni siano più o meno favorevoli all’investitore che decide di venderli.

Essendo delle obbligazioni quotate in borsa è chiaro che i BTP risentono delle oscillazioni del mercato azionario, come pure risentono dell’andamento dell’inflazione o del costo del denaro. Proprio a queste oscillazioni si lega la redditività (o mancata redditività, ovviamente) dei titoli stessi. Quindi se il rendimento fisso dei BTP può garantire sicurezza agli investitori che li scelgono, gli interessi semestrali non sono sempre così sicuri. La quotazione delle cedole che risente maggiormente delle oscillazioni del mercato riguarda i titoli con termine più lungo, dai dieci ai trent’anni. Ovviamente quando poi i BTP iniziano ad avere quotazioni più basse e quindi a non essere più tanto remunerativi, diventa anche abbastanza difficile rivenderli sul mercato, trovando potenziali acquirenti.



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