Fiscal Cliff è il catalyst dei mercati

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Negli ultimi giorni le borse di tutte il mondo hanno registrato pesanti flessioni con gli investitori che sono tornati a posizionarsi su asset rifugio come bund e treasury Usa, nonché oro sottopesando l’azionario.

A preoccupare l’enorme piano di tagli e aumenti di tasse da 600 miliardi che starebbe per abbattersi sull’economia Usa, calcolato in 4 punti percentuali di Pil. Quella degli Stati Uniti nonostante la grande crescita degli emergenti rappresenta ancora l’asset portante per l’economia mondiale, ed una nuova recessione rischia di aver conseguenze molto negative per tutto il mondo.

In questo momento i negoziati sul Fiscal Cliff rappresentano quindi il catalyst per l’intero mercato azionario e la manifestazione concreta si è avuta venerdì, quando Wall Street è tornata a salire dopo le voci su un avvicinamento delle posizioni tra democratici e repubblicani.

Non sta meglio l’Europa, in cui la Grecia continua a far la parte del leone. Il futuro di Atene è appeso ad un filo molto fragile e solo nei prossimi giorni si saprà se verrà deliberata la tranche di aiuti da oltre 30 miliardi di euro, indipensabile per evitare la bancarotta al Paese guidato da Antonis Samaras.

Martedì 20 ci sarà il vertice Eurogruppo che avrà all’ordine del giorno proprio una decisione sul futuro ellenico, anche se i leader politici hanno espresso il proprio ottimismo sul raggiungimento di un’intesa che dovrebbe assecondare tra l’altro anche le richieste del governo locale di rinvio di ulteriori 2 anni nel raggiungimento degli obiettivi richiesti da Bruxelles, con particolare riferimento al rapporto deficit/Pil sotto il 3%.

Nessuna novità invece per la Spagna che ha congelato la situazione aiuti complice la riduzione del differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco che consente al Paese di finanziarsi sul mercato a tassi sensibilmente più bassi rispetto al passato. Lo spread tra bonos e bund ha chiuso in settimana a 454 punti mentre quello tra Btp italiani e decennale tedesco si è attestato a 353 punti base.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso la settimana in flessione del 2,14% portando la performance da inizio anno in negativo dell’1,54%.

Negativa anche la borsa di Francoforte, in flessione del 2,98% (rialzo da inizio anno 17,84%) con l’economia tedesca che si è indebolita notevolmente negli ultimi mesi.

 

Lorenzo Sentino
Consulente finanziario
redazione@investimentionline.net



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