Automobile: investire nell’alimentazione a GPL o a METANO?

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Per chi vede nell’auto un mezzo indispensabile e, quindi, un mezzo da tenere sempre in perfetta efficienza sia per recarsi al lavoro sia per spostarsi in situazioni d’emergenza, sarà sicuramente interessante capire se oggi può maggiormente convenire un’auto a metano o a GPL, proprio perché l’auto è una sorta di investimento (anche se certamente è economicamente a perdere).

Il costo di benzina e gasolio è sempre alle stelle, quindi in molti preferiscono un’auto alimentata a gas convinti che sia sempre un vantaggio economico. Ma è proprio così? Solo in parte.

Senza approfondire particolarmente gli aspetti tecnici più dettagliati, possiamo dire che con le auto alimentate a gas si perde mediamente dal 5% al 10% di potenza. Questo è un dato medio, appunto, perché a perdere di più sono gli impianti a metano installati su vecchie auto, mentre a perdere meno sono gli impianti GPL installati su auto recenti.
Inoltre le bombole degli impianti a GPL sono leggere, e durano 10 anni e poi vanno sostituite; mentre quelle del metano sono molto più pesanti (il metano viene immesso a pressioni molto alte) e ogni 4 anni è necessario smontarle per revisionarle.
In poche parole, installare un impianto GPL ha un costo che parte da circa 800 euro, mentre uno a metano da circa 1300 euro.

INCENTIVI
Di anno in anno il Governo stanzia degli incentivi sulla conversione della propria vecchia auto in metano o GPL, oppure anche se l’auto acquistata è nuova. Ci sono incentivi anche per chi acquista auto elettriche o ad idrogeno. Purtroppo non si tratta di incentivi stanziati con regolarità e sufficienza, infatti molto spesso è capitato che la gente ne usufruisse subito terminandone la disponibilità nel giro dei primi quattro mesi dell’anno.

QUINDI, GPL o METANO?
Innanzitutto si può precisare che sia convertendo l’auto in GPL che in metano è possibile girare liberamente nei centri a traffico limitato.
Il risparmio è maggiore con il metano, anche se è necessario attendere maggiormente durante il riempimento delle bombole (il metano deve essere caricato a pressioni molto alte) e bisogna recarsi al distributore più spesso perché il consumo di metano è maggiore del GPL (ma costa meno).
Col GPL è possibile avere un serbatoio toroidale (nell’alloggiamento della ruota di scorta) mentre col metano assolutamente no. Quindi ci vorranno una o più bombole che con una autonomia di 90 litri, ad esempio, garantisco la percorribilità di circa 300 km in caso di auto di media cilindrata.
Col metano ci sono costi di gestione leggermente più alti perché ha bisogno di una leggera manutenzione in più.
Il numero di stazioni di rifornimento in Italia sono 1750 per il GPL e 400 per il metano. In Francia invece solo 4 sono per il metano; Svezia e Croazia ne hanno uno solo.
Per ammortizzare un impianto che sia esso a GPL o a METANO, ci possono volere dai 30.000 ai 40.000 km; questo è un parametro molto importante da tenere in considerazione.



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