Valute emergenti: Real brasiliano in profondo deprezzamento

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L’investimento in valute emergenti rappresenta un elemento presente nella stragrande maggioranza dei portafogli di clienti di elevata taglia, considerandosi una vera e propria asset class.

La principale raccomandazione che analisti e consulenti danno ai clienti è quella di diversificare adeguatamente nell’acquisto di detta asset, evitando di sovraesporsi su singole posizioni in quanto pur sottolineandone il potenziale di rendimento, le valute emergenti presentano oscillazioni marcate che potrebbero generare anche perdite maggiori rispetto ai tradizionali asset obbligazioni.

Si tratta di un’alternativa d’investimento che va gestita con elevata competenza, di conseguenza, il modo migliore per approcciare alle valute emergenti rappresenta quello di sottoscrivere quote di fondi di investimento specializzati. La stragrande maggioranza delle case di investimento hanno al loro interno comparti specifici che investono su obbligazioni in valuta locale, consentendo anche ai piccoli investitori con cifre molto basse di poter inserire l’asset class nel proprio portafoglio.

I fondi d’investimento al loro interno contengono molteplici obbligazioni in valuta locale e beneficiano di una gestione attiva. Soprattutto quest’ultima rappresenta l’elemento determinante di un fondo di investimento, tanto che se si raffrontano le diverse soluzioni disponibili sul mercato si riscontrano divergenze piuttosto marcate tra il rendimento e la volatilità di ciascuno di essi.

La capacità del gestore di far rendimento è infatti fondamentale. Un bravo gestore è in grado di individuare le valute sottovalutate che tendono a creare rendimento nel medio periodo, con conseguenti vantaggi in termini di rendimento.

Una valuta emergente che nell’ultimo periodo ha registrato un andamento significativamente negativo è stato il real brasiliano, che nell’ultima settimana ha perso l’1,9% nei confronti del dollaro, con il cambio real/usd che si attesta a 2,0851.

Da inizio anno la performance negativa è salita cosi al 25% rappresentando dall’inizio dell’anno la valuta emergente con la peggior performance in assoluto.

La tendenza in atto potrebbe ancora proseguire con la banca centrale intenzionata a non far calare sotto i 2 rais per ogni dollaro il cambio, con l’obiettivo di favorire l’export brasiliano, che rappresenta sempre di più un elemento cruciale per l’economia del Paese.

La banca centrale brasiliana con l’obiettivi di stabilizzare il cambio nonostante la debolezza del dollaro ha emesso degli swap per 1,3 miliardi di dollari con il real che continua a deprezzarsi nonostante la solidità della relativa economia.



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