Investire nei titoli di stato

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Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha deliberato una legge caratterizzata da 10 articoli che decretano in modo lineare i comportamenti, corretti ed imprescindibili, che i vari organi di mediazione devono seguire nel momento in cui si apprestano a concedere al pubblico le obbligazioni statali come i BOT, CCT e CCZ. Risulta fondamentale che la […]


Investire nei titoli di stato Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha deliberato una legge caratterizzata da 10 articoli che decretano in modo lineare i comportamenti, corretti ed imprescindibili, che i vari organi di mediazione devono seguire nel momento in cui si apprestano a concedere

al pubblico le obbligazioni statali come i BOT, CCT e CCZ. Risulta fondamentale che la classe degli investitori sia opportunamente informata in merito a tale decreto per evitare eventuali frodi o comportamenti sleali dei mediatori.

Di seguito i famosi 10 articoli che costituiscono la nuova forma di legge:

  1. Spese di gestione: queste spese non devono varcare la soglia massima di 10 euro semestrali e rappresentano gli esborsi dell’investitore per la coordinazione del deposito bancario in cui conserva le proprie
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Titoli dei paesi emergenti

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L’investitore, stanco dei rendimenti sicuri ma troppo bassi delle obbligazioni dei paesi più industrializzati del mondo, ora può dire basta, sebbene la crisi finanziaria sia globale e i mercati emergenti paiono maggiormente pronti a sfatare il trend mondiale registrando una crescita seppur contenuta. Per tale motivo gli investitori sono attratti verosimilmente da operazioni redditizie da […]


titoli paesi emergenti L’investitore, stanco dei rendimenti sicuri ma troppo bassi delle obbligazioni dei paesi più industrializzati del mondo, ora può dire basta, sebbene la crisi finanziaria sia globale e i mercati emergenti paiono maggiormente pronti a sfatare il trend mondiale registrando una crescita seppur contenuta.

Per tale motivo gli investitori sono attratti verosimilmente da operazioni redditizie da effettuare nei paesi in via di sviluppo con prospettive di lungo raggio temporale.
Difatti, la recessione degli ultimi anni e la crescita esponenziale delle economie dei paesi emergenti permettono di investire i propri risparmi in obbligazioni con un rendimento decisamente superiore e gratificante e di dire addio ai titoli con gli “occhi a mandorla”, a “stelle e strisce” ed europei.
Ovviamente tale discorso non può … Continua a leggere >>

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Titoli di Stato

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I Titoli di stato consistono in obbligazioni emanate dallo Stato tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di sostenere economicamente la realizzazione di opere pubbliche o altre attività a favore della collettività. L’utile che si ottiene da questa tipologia di titoli è minore rispetto a quelli erogati da società private: questo per poter […]


titoli di stato I Titoli di stato consistono in obbligazioni emanate dallo Stato tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di sostenere economicamente la realizzazione di opere pubbliche o altre attività a favore della collettività. L’utile che si ottiene da questa tipologia di titoli è minore rispetto a quelli erogati da società private: questo per poter tutelare lo Stato da possibili danni finanziari ed economici.

Inoltre, le obbligazioni statali sono alla portata di tutti i cittadini e divengono molto utili per il risparmiatore nel momento in cui la borsa decresce e, di conseguenza, si possono collegare all’inflazione e al valore del denaro (sono indipendenti dalle variazioni del mercato azionario).

Premesso che lo Stato Italiano si sta rivelando sostanzialmente sicuro e affidabile … Continua a leggere >>

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Investire nei BOT. Conviene ancora?

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In epoca di Web 2.0, trading online e incertezza dei mercati, ha ancora senso considerare il BOT un’opzione valida di investimento? Il Buono Ordinario del Tesoro è stato storicamente una delle forme di investimento più amate dagli italiani, e sebbene, ad oggi, i rendimenti siano di gran lunga inferiori rispetto a quelli degli anni ’80 […]


In epoca di Web 2.0, trading online e incertezza dei mercati, ha ancora senso considerare il BOT un’opzione valida di investimento?

bot Il Buono Ordinario del Tesoro è stato storicamente una delle forme di investimento più amate dagli italiani, e sebbene, ad oggi, i rendimenti siano di gran lunga inferiori rispetto a quelli degli anni ’80 e della prima metà degli anni ’90, la garanzia di rimborso, e di piccolo guadagno, continua comunque ad attirare migliaia di risparmiatori e di investitori… certamente prudenti.

spazio
Il rendimento lordo semplice dei BOT annuali nel 2007 è stato del 3,971% (secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia). Sicuramente non una cifra da capogiro, ma comunque un discreto rendimento per chi non vuole correre rischi … Continua a leggere >>

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